MUSEI RESILIENTI: ESPERIENZE IN GIAPPONE
Intervista a Yoko Hayashi, ArtsAlive, Tokyo
Il Giappone possiede la più alta percentuale di cittadini anziani al mondo e, secondo l’OCSE, anche la più alta prevalenza di demenza (2,3% della popolazione) tra i paesi OCSE. Abbiamo parlato delle strategie per coinvolgere le persone con demenza nella vita culturale della comunità attraverso l’arte e i musei con Yoko Hayashi, docente di management delle arti e dei musei presso la Shobi University di Tokyo, fondatrice e presidente di Arts Alive.
Che cos’è Arts Alive e qual è la sua missione?
Arts Alive è un’organizzazione senza scopo di lucro con sede a Tokyo, in Giappone; è stata fondata nel 2009, e la nostra mission è di favorire, attraverso il potere delle arti, la consapevolezza e l’autonomia di persone di tutte le età, comprese le persone anziane con difficoltà cognitive.
Arts Alive ha sviluppato ArTrip, un programma d’arte per le persone con disabilità cognitiva basato sull’osservazione attenta delle opere; incontri ArTrip sono proposti regolarmente al Museo Nazionale di Arte Occidentale e in altri musei d’arte Giapponesi, nonché in molte case di cura e Centri Diurni. Arts Alive offre anche seminari di formazione per facilitatori che conducano programmi d’arte per le persone con demenza ed è impegnata nella ricerca su base clinica sull’efficacia dei programmi artistici, tra i quali ArTrip.
La formazione è una delle attività più significative tra quelle promosse da Arts Alive. Qual è il tuo approccio, chi sono i destinatari dei corsi di formazione e qual è stato l’impatto della pandemia sulle attività?
Quando ho sviluppato ArTrip, avevo l’obiettivo di disseminarlo in tutto il Giappone, attraverso la formazione di facilitatori del programma. Ho scelto di proporre una formazione con un approccio pratico a piccoli gruppi, con una parte di formazione in loco e un sistema di peer review presso le case di cura coinvolte, così da assicurarmi che le persone formate non solo imparassero il programma, ma fossero anche effettivamente in grado di condurre ArTrip, da sole, nelle loro comunità. È stato particolarmente importante che alcuni dei partecipanti alle nostre attività si siano uniti alle nostre sessioni di formazione, per migliorare le esperienze di apprendimento dei tirocinanti. A causa della pandemia, abbiamo realizzato i nostri programmi di formazione online tramite Zoom. Ho già condotto due corsi base, mentre il primo corso intermedio, che sarà più pratico, avrà inizio il 27 marzo 2021. L’aspetto che rende davvero vantaggioso l’apprendimento a distanza è che possono partecipare ai corsi persone che si trovano in luoghi lontani.
Qual è il rapporto tra i programmi museali per le persone con demenza e i servizi sanitari e sociali nel tuo paese?
A oggi, non esiste una relazione specifica tra musei e servizi sanitari in Giappone, tuttavia diversi medici si sono interessati ad ArTrip, e in passato hanno osservato sessioni nei musei d’arte. Anche i caregiver professionali delle case di cura a volte accompagnano i loro residenti nei musei d’arte per partecipare ad ArTrip. Una di loro, dieci anni fa, è rimasta così colpita che da allora ha iniziato a offrire ArTrip nella sua casa di cura.
Spero che Arts Alive possa costituire un ponte che collega i musei d’arte e i servizi sanitari in Giappone.